L’ennesima tragedia scongiurata grazie al precoce utilizzo del defibrillatore.
In particolare, Giovanni Castaldo, in servizio presso il centro di accoglienza, assistenza e vigilanza del monumento, ha collegato il defibrillatore ed eseguito le manovre di rianimazione. Il terzo shock è stato risolutivo. Il turista ha ripreso conoscenza, ha anche tentato di rialzarsi, ma gli è stato raccomandato di restare in una posizione comoda nell’attesa dei soccorsi per il successivo trasporto e controllo in ospedale.
L’intervento di Giovanni è stato di cruciale importanza.
Le manovre di RCP, la disponibilità del defibrillatore ed il tempestivo intervento sono stati determinanti. Sarebbe stata sufficiente l’assenza anche di uno solo dei tre elementi affinché l’esito dell’evento assumesse caratteri drammatici.
Fonte: Il Messaggero.it