Il Massaggio Cardiaco è una manovra di primo soccorso, che consiste nel comprimere il cuore contro la colonna vetrebrale, al fine di garantire la circolazione sanguigna e di conseguenza l’ossigenazione di organi e tessuti.
Il Massaggio Cardiaco è parte delle manovre di RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), BLS (Basic Life Support), BLSD (Basic Life Support Defibrillator) ed in generale di primo soccorso. Il ciclo standard di massaggio cardiaco nelle line guida RCP/BSLD, è di 30 compressioni, intervallate da 2 ventilazioni. Questo ciclo deve essere mantenuto fino a:
- Il sopraggiungere del mezzo di soccorso avanzato (MSA) e al subentro nelle manovre di rianimazione dei soccorritori del 118
- Ad una eventuale interruzione segnalata solo da un medico
- Nell’impossibilità di proseguire per esaurimento delle forze
Salvo questi 3 casi, il ciclo va ripetuto.
Massaggio Cardiaco – Adulto
La posizione
Inginocchiarsi di fianco al soggetto colpito da arresto cardiaco.
Nel caso in cui i soggetto si trovi su una superficie morbida, che non consente un massaggio cardiaco efficace (es. divano, letto, ..) , è necessario spostarla su un piano rigido, in genere a terra.
Area delle compressioni
Il palmo di una mano deve essere posizionato al centro del torace del soggetto, in corrispondenza della metà inferiore del suo sterno. Il palmo dell’altra mano deve essere posizionato sopra la prima mano e intreccia le dita, che devono essere tenute estese, la chiusura delle dita a pugno provocherebbero dei danni non necessari.
Il massaggio cardiaco diviene maggiormente efficace se il soccorritore è molto vicino al soggetto, con le braccia rigide e perpendicolari al torace.
Una distanza dal corpo del soggetto anche di pochi centimetri, può portare ad una posizione non ottimale, che richiede più energie poiché si riesci a sfruttare meno il peso del proprio corpo durante le compressioni.
Un massaggio cardiaco prolungato, richiederà quindi molte più energie al soccorritore, con un inevitabile esaurimento in anticipo sul proprio potenziale.
Attenzione: spesso troviamo indicazioni che le mani devono essere posizionate al centro del torace, indicativamente all’altezza tra i 2 capezzoli. Questa semplificazione è valida sui soggetti di buona costituzione, non obesi, oppure su donne che non hanno grandi seni. In questi soggetti l’asse dei capezzoli piò non corrispondere al centro del torace.
Le compressioni devono essere eseguite con il palmo della mano, al centro del torace, in modo da comprimere lo sterno e non le costole.
Nota: Se si è arrivati al massaggio cardiaco, significa che abbiamo già verificato lo stato di coscienza (vocale e tattile), eseguito l’iperestensione del capo e verificato la pervietà delle vie aeree, praticato il GAS (Guardo, Ascolto, Sento), che prevede anche la rimozione degli indumenti dal torace e l’osservazione per 10 secondi. In questo articoli approfondiamo esclusivamente gli aspetti strettamente inerenti al massaggio cardiaco.
Profondità delle compressioni
Nel massaggio cardiaco a soggetto adulto la profondità delle compressioni è di 4-5 centimetri.
Ritmo compressioni
Le 30 compressioni devono essere eseguite con alla velocità di circa 100 al minuto, ovvero poco meno di 2 compressioni al secondo.
E’ opportuno non togliere mai le mani dal torace in modo da non perdere la posizione corretta, ma rilasciando completamente la pressione dopo ogni compressione per favorire il ritorno elastico della parete toracica. Anche durante le insufflazioni di ossigeno (bocca a bocca o Ambu), alleggerire le mani per favorire l’espansione toracica, ma mantenendo la posizione delle mani.
Massaggio Cardiaco – Bambino
Aprire le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte e estendere il capo (estensione, NO iperestensione come nell’adulto). Verifica pervietà delle vie aeree.
Tappare il naso ed effettuare 5 insufflazioni (bocca a bocca o Ambu).
Posizionare la mano al centro del torace del bambino, con il palmo della mano, applicando una pressione verso il basso (1/3 del torace) effettuate 15 compressioni toraciche, seguite da 2 insufflazioni.
Massaggio Cardiaco – Neonato
Aprire le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte (lasciando il capo in posizione naturale non estesa o iperestesa). Verifica pervietà delle vie aeree.
Posizionare la bocca a copertura di naso e bocca del lattante ed effettuate 5 leggere insufflazioni
Posizionare 2 dita al centro del torace e effettuare una pressione verso il basso (1/3 del torace). Dopo 15 compressioni toraciche, seguite da 2 insufflazioni
Cosa fare se il soggetto si muove durante il massaggio cardiaco:
- GAS: valutazione Guardo, Ascolto, Sento
- Se il soggetto ha sia circolo sia respiro, verificare stato di coscienza (“signore mi sente?” e piccoli stimoli tattili, es pizzicotto spalla), posizione laterale di sicurezza;
- Se il soggetto ha battito ma non respira, eseguire 1 insufflazione ogni 6 secondi per 2 minuti, dopodichè procedere a nuova valutazione. Ripetere il ciclo;
- Se il soggetto non ha battito e non respira, riprendere il massaggio cardiaco.
- Se il soggetto ha sia circolo sia respiro, verificare stato di coscienza (“signore mi sente?” e piccoli stimoli tattili, es pizzicotto spalla), posizione laterale di sicurezza;
Il massaggio deve essere immediatamente interrotto per dare spazio al defibrillatore al suo arrivo (se 1 solo operatore), oppure mantenuto nel caso di 2 operati, fino all’avvio dell’analisi del DAE.
A questo link sono disponibili le linee guida ERC 2015 di riferimento.